Noi, contadine e contadini, co-produttrici e co-produttori, riuniti in assemblea, sosteniamo il percorso che porterà alla manifestazione del 22 ottobre a Bologna: partendo dal rifiuto del modello di sviluppo capitalista scenderemo in piazza per un radicale cambiamento di sistema, che produca una reale e sostanziale transizione ecologica, energetica e tecnologica, verso cui riteniamo si debbano concentrare le politiche e le risorse economiche pubbliche.
L’ambiente, le risorse, il lavoro, l’approvvigionamento energetico e l’adeguamento tecnologico sono tematiche interconnesse ed il cambiamento che vogliamo non può prescindere dal trattarle in maniera unica e organica. Per questo riteniamo fondamentale un percorso di alleanza, dal basso, con altri soggetti sociali che lottano per il lavoro, per la cooperazione sociale, contro le grandi opere inutili, contro i cambiamenti climatici…
Crediamo che le reti alimentari contadine locali che abbiamo costruito negli ultimi decenni siano vere fonti di approvvigionamento di cibo sano e salutare, nelle aree rurali così come nelle città, e che siano fondamentali per andare verso un sistema di tipo confederale democratico, volto alla tutela e all’auto-gestione collettiva della terra, della produzione del cibo, dei territori e delle loro risorse.
Crediamo che la relazione tra città e campagna che crea reti territoriali auto-orgnaizzate debba essere riconosciuta, incrementata e sostenuta sia dalle politiche pubbliche, sia dallo spostamento dalle consapevolezza di chi consuma e di chi produce, al fine di garantire a tutt@, in maniera trasversale, il diritto al cibo salutare e sano, prodotto nel rispetto della terra, dell’umanità e dell’ambiente.
Montasico, 28 agosto 2022
Rete per la Sovranità Alimentare Emilia Romagna
Campi Aperti